AREA SISMICA Vol.4 Millenium Edition (CD promozionale - 2024)
La compilation Area Sismica, nata da un idea di Mirco “De Fox” Galliazzo, e’ giunta alla ragguardevole cifra della quarta pubblicazione e si pone come obbiettivo quello di dare visibilità a nuovi talenti emergenti della scena Rock underground veneta e italiana, nonché la riscoperta di “vecchie glorie” del passato, tornate oggi prepotentemente in auge, a alle quali viene dato giustamente nuovo spazio in questo contesto. Sono ben tredici le band, accuratamente selezionate secondo precise caratteristiche, che fanno parte di questa nuova esperienza di Area Sismica e che andrò ad analizzare strada facendo. Molto accattivante l’artwork (creato da Stellaclone Design), che raffigura un motociclista virtuale in sella alla sua potente moto intento a cavalcare un cielo minaccioso e in tempesta nella notte, quasi in una sorta di rendiconto dei tempi in cui viviamo, dove tutto è diventato improvvisamente “pericoloso” ed insidioso, ma consapevoli anche che se le sfide si affrontano con determinazione e sicurezza dei propri mezzi si riescono quasi sempre a vincere: ed è il caso di Area Sismica vol.4, che anche in questa occasione ne esce vittoriosa e a testa alta, vincendo la scommessa a pieni voti! Ottima la produzione, interessante la dicitura “Archivio Nazionale Della Musica Rock Italiana” in fondo copertina, perché queste sono registrazioni preziose, esattamente da archivio storico musicale nazionale, da custodire gelosamente e tramandare alle nuove generazioni.
Gli onori di casa in apertura spettano a una band storica, gli altoatesini Feline Melinda, i primi in ordine di scaletta della compilation in questione. Attivi dal 1986 i Bolzanini vantano una serie di album di successo, passando nel tempo da un hard’n’heavy più duro a un attuale hard rock melodico, molto più accessibile e commerciale, quasi allo sconfinamento dell’ AOR. Questo “cambio di rotta”, ha portato la collaborazione del vocalist Rob Irbiz con la cantante tedesca Doris Albenberger, con la quale ha prodotto con i Feline Melinda un album di duetti molto interessante nel 2019. Il brano scelto per l’occasione ,“Seventh Heaven”, è un pezzo molto bello e riuscito, melodico ma non melenso, che trasuda grinta, passionalità e profondità da tutti i pori!
Dall’Alto Adige al Veneto provengono i leoniceni (cioè abitanti di Lonigo, in provincia di Vicenza), Axe Hero, una delle primissime formazioni di heavy metal italiane, formatasi nel lontanissimo 1981! E qua, signori e signore, si inizia a rockeggiare di brutto; “Lovin Japan” con il suo incedere metal irriverente e con un ritornello accattivante, che si stampa subito in testa, ne è prova tangibile! Rientrati in scena grazie alla pubblicazione dei loro quattro brani tratti dai demo dell’84/85 per la compilation “Metal Heroes”, anche grazie alla recente pubblicazione di un nuovo EP dove sono stati rimasterizzati tutti i vecchi brani, stanno intensificando molto anche l’attività live! Gli Axe Hero (in seguito tramutato in X -Hero), sono la storia del metal italiano per eccellenza, non serve aggiungere altro.
Con i KRYHUM, ci spostiamo invece nella bassa veronese, e su lidi più oscuri ed introspettivi, quelli dell’ Heavy Doom . Fondati dal carismatico Daniele “Ozzy” Laurenti, e attivi dal 1999, hanno cambiato forzatamente nel corso di questi anni una serie di elementi, trovando solo recentemente una line-up stabile ed affidabile, situazione consona che ne ha consentito finalmente la pubblicazione del loro album d’esordio “Only My Mind”, che ha riscosso da subito un successo notevole, sia di critica che di pubblico , portandoli velocemente e meritatamente a calcare prestigioso palchi e festival a tema nel nord Italia. “Danze Macabre Tra I Fuochi “ (scritta cin collaborazione con John Goldfish dell’ Impero Delle Ombre”, rappresentata a oggi, il loro apice compositivo, nonché il brano più rappresentativo dei KRYHUM. Seppur in attività da molto tempo non sono ancora annoverabili oggi tra i veterani, ma lo diventeranno molto presto, statene certi.
Da Verona ora ci spostiamo a Padova, con un icona della scena beat italiana Franco Maria Serena, leader della band “ I Ragazzi Dai Capelli Verdi “, fondata nel 1964. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, ma il camaleontico e carismatico artista padovano ha saputo sempre in questi anni mettersi in mostra e in discussione, fondando successivamente la SRB (Serena Rock Band), dedita a un rock/hard rock grintoso, dal taglio decisamente anni 70/80, che non disdegna anche una personale rivisitazione dei grandi classici del rock d’annata. “Il Lato Oscuro “ è un pezzo riuscitissimo, convincente sin dal primo ascolto, cantato completamente in italiano, davvero interessante e dal testo che pone molte riflessioni, (caratterizzato da un rock sanguigno dove si sentono molti cambi tempo, tagliente e mai banale), incentrato sul tema della donna, che spesso si lascia tentare da uomini per pura e mera convenienza. Fuoriclasse assoluto e senza tempo!
Torniamo a Vicenza e dintorni con i Blondiefox, un progetto nato dalle menti di due Axe Hero/X- Hero, ovvero Mirco “De Fox” Galliazzo e di Paul “Blondie “ Gidoni. Dal loro esordio “Agua” degli anni novanta ,sono sempre riusciti a mantenere il livello compositivo alto dell’ asticella , grazie a un sound molto ricercato, sospeso tra il prog rock e la sperimentazione pura. “Save Your Life” è l’ennesimo centro, un brano che cattura subito per incisività e compattezza del suo sound, dove la melodia la fa come sempre da padrona, che snellisce e rende piu fruibile il pezzo.
I Fenix, sono la prima formazione giovane presente, fondata nel 2022 da Valerio Saoncella (ex Shining Axe), che reclutando la sezione ritmica dei Black Voltage e con la voce di Gianni Bardotti dà vita a questo progetto di rock anni 80, vigoroso e dove la chitarra la fa da protagonista. “One Day” è un brano godibile, che però avrebbe potuto essere strutturato in modo migliore e con maggior variabilità. Il talento comunque non manca e con un po’ più di tempo ed esperienza sapranno certamente raddrizzare il tiro in futuro: per ora va più che bene così.
Torniamo a Vicenza con i Keens, altra formazione storica, sorta addirittura nel 1978, dedita inizialmente nel proporre cover hard rock. Abbandonata questa strada per intraprendere quella teatrale (per il quale scriveranno una colonna sonora), proprio da un incontro con gli X -Hero in questo contesto, riaffiora il vecchio sentimento e l’anima degli esordi, che li riporta nei palchi e nei festival rock, dopo una serie di cambi di line-up nell’arco di questi anni . “Tomorrow”, riassume la loro passione e l’amore per l’hard rock d’annata, ed è un chiaro rifacimento al sound seventies e un omaggio ai Deep Purple e Whitesnake, con una bella dose di personalità come conviene a musicisti navigati del loro rango.
Mistermat in arte, Matteo Favretto nella realtà: trattasi di un talentuoso e virtuoso chitarrista di Padova, strumento che ha abbracciato con passione fin dalla tenera età di sette anni. Proveniente da una famiglia di musicisti, grazie alle sue doti innate già a soli quattordici anni entra a fare parte di un orchestra, per poi lasciarla successivamente e dedicarsi al suo vero amore, il rock blues! Mi sbilancio tranquillamente dicendo che siamo al cospetto di una sorta di Richie Kotzen italiano, con una maturità sopra la media, e che “The Man Of The Moon” è una piccola opera d’arte! Vista anche la vasta produzione musicale nonostante la giovane età ed il talento espresso, non mi resta che andarlo vedere live al più presto! Chapeau!
A Perfect Drama provengono dalla provincia di Venezia e sono fautori di un rock metal molto personale ed originale, nonostante siano in attività anch’essi da pochi anni. Molto particolare il cantato e la cadenza moderna di “The Dark Frear”, che sembra una sorta di marcia marziale del futuro; nonostante non sia avvezzo a questo sound moderno devo riconoscerne il talento indiscusso. Avanti così!
Dal Polesine giungono gli Ex Novo, altro gruppo di veterani, in azione dal lontano 1991, dediti per lo più a un attività live che in studio, dove si esibiscono come cover band con brani di livello quali Alan Parson Project, Toto, Pink Floyd. E infatti la classe non è acqua si dice, e se hanno aperto per gente come Tullio De Piscopo e gli Skiantos, un motivo ci sarà …”Stati Variabili” è un loro pezzo inedito, cantato in italiano e davvero ben fatto, che ricorda molto le prime produzioni di Enrico Ruggeri e dei Matia Bazar, dove si distingue la voce davvero particolare di Valeria Boldrin che da quel tocco magico e unico al pezzo.
Cambiamo completamente genere con i Strani Rumori: la band trevigiana è dedita a un pop rock punk cantato in italiano e vagamente demenziale nei testi, in canonico punk style. Ammetto di non amare molto questo sound, tuttavia questo strano “Questo raffreddore “ che non passa mai risulta un pezzo simpatico e distensivo, posizionato quasi in chiusura della compilation. Nella band vi milita il talentuoso bassista Eros “The Alien” Mazzon, ex X-Hero dei tempi d’oro anni 80, nonché mio ex insegnante privato di basso.
Altro progetto ambizioso e futuristico, e’ certamente quello messo in atto dai PC- Newton, che propongono uno space synth prog , racchiuso in una sorta di genere definito “Cosmo Domine” con un ambientazione appunto cosmica e visionaria, come lo è indubbiamente “Berlin Blues Theme”, che si rifà al cantato del Duca Bianco David Bowie, e alla celebre pellicola del 1976 in cui lo stesso Bowie recitava assieme al grande Nicholas Roeg. I PC Newton sono esseri umani perciò, e non alieni, tuttavia i loro fondatori Paul Electron e Cosmo Saint, non vogliono dare troppe informazioni e lasciare un alone di mistero dietro la vera natura umana dei suoi due padri fondatori; poco importa, a me piace molto…basta e avanza! Chiude la kermesse un altro progetto, altrettanto ambizioso: i FHG (Father Hollow Graham )sorti nel 2015 ma influenzati da sonorità pop – elettro pop / avanti garde 2000. Poche informazioni anche su di loro: fondati da Cosmo Saint (anche PC Newton) in collaborazione con Paul “Blondie” Gidoni noto invece bassista di Axe Hero/ X Hero/Blondiefox, con “Elliptica” si propongono come una sorta di Babylon Zoo cybernetici, con un aurea magnetica e celebrale. Il potere musicale cosmico è nelle loro mani, ora vedremo dove sapranno spaziare in quale galassia ancora in futuro …per ora i FHG ci hanno conquistato qui sul pianeta Terra!
In conclusione Area Sismica Vol.4 è una compilation fantastica, davvero eterogenea ed intrigante , e capace di soddisfare appieno tutti i palati musicali!
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Testo di Alessandro Masetto, courtesy by A.N.L. 2024
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