Nostalgia Summer Tour
26 Settembre 2025
Il “Festival della Bellezza” è uno scenario elegante e suggestivo: il Teatro Romano di Verona, con la sua aura antica, fa da cornice perfetta al
Nostalgia Summer Tour di Noemi.
Nostalgia Summer Tour – si apre in punta di piedi, con luci basse e un arpeggio delicato. Poi entra lei: Noemi, intensa, centrata, senza sovrastrutture. La voce arriva dritta, calda, un po’ graffiata ma mai forzata. che chiude in bellezza la tournée estiva. Noemi al Festival della Bellezza 2025 non è solo una cantante in tour: è un’artista che dialoga con il tempo, con il luogo e con la sua band. Un live maturo, emozionante, tecnicamente curato ma mai freddo, dove ogni nota sembra avere una direzione precisa: toccare chi ascolta, senza filtri.
E intorno a lei, una band rodata, che non si limita ad accompagnarla ma costruisce insieme a lei ogni pezzo come un piccolo mondo.
C'è qualcosa di magico nel vedere Noemi sul palco di pietra del Festival della Bellezza. Un contrasto bellissimo: la ruvidità antica del teatro romano, le note moderne che si arrampicano sulle colonne, la sua voce calda che riempie ogni angolo. Ma quest'anno, a dare una spinta in più, c’è stata la band: compatta, precisa, ma anche capace di sporcarsi le mani nel suono.
Qui non è solo musica, è un dialogo fra l’arena storica e la contemporaneità del pop cantautorale.
Noemi arriva sul palco con una maturità artistica ben evidente. Il suo repertorio – mescolando brani più recenti e successi del passato – è proposto con una trasparenza emotiva che raramente delude.
La sua voce, nota per l’intensità e la qualità, si muove con delicatezza ma anche con potenza nei momenti più intensi. In una scaletta che spazia, si ha la sensazione che ogni canzone porti con sé una storia, un vissuto – e Noemi la racconta senza filtri.
Anche visivamente l’evento è curato nei dettagli. Noemi ha saputo incarnare un’estetica raffinata, allineata al mood del festival. Il trucco è spesso naturale, luminoso, con tocchi di eleganza sofisticata (ombre tortora, labbra neutre)
I capelli, mossi e lucidi, quasi da diva vintage, sono un elemento caratterizzante nelle sue apparizioni – un piccolo tributo al glamour classico, non rinuncia al suo stile, ma lo evolve con eleganza.
Il rapporto con il pubblico non è filtrato, sembra quasi camminare insieme a chi ascolta e il Teatro Romano regala profondità e solennità all’evento.
Sa quando spingere e quando lasciare spazio al respiro.
La tappa al Festival della Bellezza è stata più di un semplice concerto: è sembrato un momento di sintesi fra arte, bellezza e narrazione. Noemi ha portato sul palco non solo le sue canzoni, ma anche se stessa, con tutta la forza e la vulnerabilità che la contraddistinguono.
Una chiusura di tour che rimane impressa, non solo per i suoni, ma per il pathos autentico: capace di far tornare il pubblico, anche nei giorni successivi, con la memoria di una serata che è “altro” rispetto al semplice spettacolo.
Il valore aggiunto della serata è stato proprio il lavoro di gruppo. La batteria (pulsante ma mai invadente), le chitarre (acustiche e elettriche, spesso in dialogo), il basso rotondo e i synth leggeri hanno creato un tappeto sonoro dinamico.
In certi momenti sembrava quasi di assistere a una jam session di altissimo livello, dove Noemi e i musicisti si lanciavano sguardi complici, lasciando spazio all’improvvisazione controllata.
Un applauso anche ai momenti più “acustici”, dove il suono si fa essenziale e la voce di Noemi si appoggia dolcemente sulle corde della chitarra.
La scaletta è pensata con cura. Non solo i grandi successi come "Vuoto a perdere", "L’amore si odia" e "Glicine", ma anche brani meno conosciuti, riproposti in una chiave più soul o rockeggiante grazie agli arrangiamenti live.
Tra una canzone e l’altra chiacchiera col pubblico, racconta aneddoti, ride – è una performer che non ha paura di mostrarsi umana.
Band affiatatissima: ogni musicista ha avuto il suo momento, senza mai rubare la scena.
Atmosfera coinvolgente: luci calde, suono curato, pubblico attentissimo e partecipe.
Emozione vera: ogni parola cantata sembrava raccontata lì per la prima volta.
NOEMI è apparsa elegante ma senza costruzione: Niente pose, solo presenza vera. Grazie
Foto REMI GALIAZZO, courtesy by A.N.L.(archivio nazionale letterario) BestMagazine 2025, si ringrazia Marco Moretti uff.stampa Festival della Bellezza.
ALESSANDRA ZECCHINI Direzione generale Festival
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