RECENSIONE:. MOTO ARMONICO “Down To Timavo” (Andromeda Relix, 2014)

Dopo un primo album di metal sinfonico, influenzato da tracce operistiche stile Queen, figlio della collaborazione della band con la cantante Patty Simon, i veronesi Moto Armonico (Uccio Ghezzer, chitarra; Giampi Tomezzoli, basso; Alessandro Veronesi, batteria e Christian Pasin, tastiere), per il secondo album hanno rivoluzionato completamente l’obiettivo, puntando sulla voce maschile di Luca Adami, passando ai testi in inglese e cercando una via personale al metal prog. 

I punti di riferimento stilistici sono i Dream Theater e i Pain Of Salvation, un binomio rintracciabile in alcune soluzioni compositive, che evitano il già sentito del metal prog, per addentrarsi in soluzioni ora malinconiche, ora suggestive e piene di  quel pathos che solo la musica libera da vincoli sa trasmettere. 


“Down To Timavo” è un concept album, e come il fiume sotterraneo Timavo si addentra nelle viscere della terra, così le canzoni del disco attraversano l’animo umano, complesso ed allo stesso tempo limpido, se solo conoscessimo l’obiettivo a cui aspiriamo. “The Shadow”, “Sand Holder”, “Revolution”, “Arcana”, la lunga titlke track, la suite “Cracks”, mostrano una band compositivamente multiforme, capace di intrappolare l’ascoltatore con tecnica e suggestioni melodiche. 

Canzoni che restituiscono entusiasmo al genere metal prog, da troppo tempo legato solo alla tecnica e poco all’anima. 

Complimenti sinceri ai Moto Armonico. 

www.motormonico.com
www.andromedarelix.com

By Davide Bianco



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