RECENSIONE:. SIXX A:M. "Prayers of the Damned" Vol.1 (Eleven/seven 2016)


SIXX A:M. "Prayers of the Damned" Vol.1 (Eleven/seven 2016).   

Molti musicisti, al posto di Nikki Sixx, dopo una vita "on the road" coi Motley Crue , in cui oltre ad avere collezionato successi planetari discografici, e il suo conto corrente bancario aver accumulato migliaia di dollari, il nostro buon Amico poteva tranquillamente permettersi di "cullarsi  sugli  allori" e godersi la pensione da pappone, spaparanzato a bordo piscina di una delle sue ville di Miami Beach, circondato da pretendenti giovani e belle e con un bel drink a portata di mano. 
Dopotutto gli eccessi hanno sempre caratterizzato il suo carismatico personaggio no? E invece, chiusa la parentesi Crue, il buon Nikki si butta anima e corpo in questa nuova e ambiziosa avventura, creando i  Sixx A:M (usando il suo stesso monicker) capace di rivoluzionare non solo ciò' che ha suonato per una vita con gli ex compagni di ventura, ma in generale l intero modo di suonare hard rock moderno, come dovrebbe cioè'  essere concepito ai tempi attuali in cui viviamo dai fans.
C'è il passato, il vintage, anzi precisamente il "modern vintage" (per prendere spunto dal titolo del loro disco precedente)  in questo nuovo  progetto, contrapposto a soluzioni innovative e al passo coi tempi, dimostrando una lungimiranza  non comune e di difficile plagio dalle bands concorrenti.
La personalità' di "Prayers  for the Damned" e la naturalezza con cui scorrono via velocemente senza stancare le 11 tracce che compongono questo lavoro e' a tratti disarmante per quanta bellezza trasuda da ogni solco.
La qualità e preparazione tecnica degli altri componenti della band americana, tra cui spicca un Signor DJ Ashba alla chitarra( ex Guns n Roses) a cui si aggiunge la classe vocale  di James Michael, che danno una spinta in alto ai pezzi, che trasportano l'ascoltatore in un viaggio nel futuro affascinante ed eccitante.
"Rise" e "when we where gods" sono le eccellenze senza dubbio, inserite in un contesto che non conosce  nè punti deboli" e neppure cali di tensione, da inizio a fine.



Non siamo certamente difronte a un capolavoro, o a un disco che segnerà la storia del rock, ma che andrà' difficilmente nel dimenticatoio negli anni a venire, e che segna di fatto una svolta in un nuovo modo di concepire l'hard rock.
Se oggi la musica ha aperto nuovi orizzonti e aperto  una nuova  frontiera , certamente i Sixx A:m ne sono responsabili  ! 
Il migliore dei 4 usciti finora, il giusto equilibrio tra  il debutto " Heroin.." e il più recente "Modern Vintage"..." pregare per i dannati" non è mai stato così piacevole! 

Da possedere originale... Il prima possibile!








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